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Abstract
La Tomografia Computerizzata, grazie alle continue innovazioni tecnologiche, consente oggi di poter studiare accuratamente le biforcazioni carotidee, in tempi rapidi, con elevata risoluzione spaziale dopo somministrazione a bolo di dosi non elevate di mezzo di contrasto. Le apparecchiature ad acqusizione spirale permettono un ulteriore incremento qualitativo delle immagini e delle successive ricostruzioni. L'esame viene effettuato con strati sottili di 1–3 mm di spessore, con tempi di scansione rapidi ed una quantità totale di contrasto d 100–150 ml. Nel caso di acquisizione con apparecchio spirale l'inizio dell'esame avviene 20 sec dopo il termine della somminitrazione del contrasto a bolo con iniettore. Molteplici sono gli algoritmi ricostruttivi sia multiplanari che tridimensionali; quelli più comunemente usati sono il Multiplanar Reformatting per le ricostruzioni sui vari piani dello spazio, il Maximum Intensity Projection per la ricostruzione esclusivamente delle strutture vascolari, e lo Shaded Surface Display per ottenere immagini tridimensionali. Nel caso di steno-occlusioni aterosclerotiche la TC identifica con precisione la sede della lesione e fornisce importanti informazioni sulla natura della placca:ciò permettere di distinguere le placche calciche, «dure», ad elevata densità da quelle fibrolipidiche, «molli» che risultano ipodense rispetto al lume opacizzato dal contrasto. Nelle placche «miste» entrambe le componenti vengono ben rilevate, cosi come la loro disposizione lungo la parete del vaso. È inoltre agevole l'analisi della superficie endoluminale della placca con la possibilità, in alcuni casi, di evidenziare piccole ulcerazioni superficiali punto di partenza di microemboli. Con TC viene anche misurata la percentuale di stenosi sia applicando i criteri del NASCET, sia come rapporto tra area totale del vaso e area del lume residuo come rapporto tra diametro massimo del vaso e diametro del lume residuo. Le ricostruzioni multiplanari e tridimensionale forniscono la visione longitudinale del vaso ed ulteriori dati sulla disposizione e dimensione dell'ateroma. Anche nel caso di dissecazione carotidea la TC consente il rilievo della lesione e la sua evoluzione nel tempo: nella fase acuta all'esame diretto, l'ematoma sottointimale è leggermente iperdenso; diventa poi isodenso rispetto al lume e per tale motivo il reperto più significativo e quello di riduzione del calibro vasale. La TC è in grado agevolmente di rilevare la presenza di aneurismi e pseudo-aneurismi carotidei nonchè le compressioni ab estrinseco di questi vasi fornendo importanti informazioni sia morfologiche che di natura.
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Affiliation(s)
- G. Pellicanò
- Sezione Aggregata di Neuroradiologia, Università degli Studi; Firenze
| | - M. Cellerini
- Sezione Aggregata di Neuroradiologia, Università degli Studi; Firenze
| | - G. Dal Pozzo
- Sezione Aggregata di Neuroradiologia, Università degli Studi; Firenze
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